Poriferi
I Poriferi noti anche col nome di Spugne, sono animali sessili acquatici, soprattutto marini.
Sono organismi animali pluricellulari , però sono completamente privi di tessuti e gli organi sono del tutto assenti.
Possono essere da quasi trasparenti a vivacemente colorate e di forma variabile (incrostanti, massicce, arborescenti), con una simmetria raggiata oppure del tutto assente.
Poriferi=>termine che deriva dal latino e significa letteralmente “portatori di pori”.
Sono organismi animali filtratori.
Il sistema circolatorio è pressoché inesistente ed è costituito da un continuo flusso d’acqua, che attraversa i pori e raggiunge la cavità interna dove cellule flagellate trattengono le sostanze nutritive.
Dopo di che l’acqua priva di sostanze fuoriesce da una apertura apicale.
Sono vere e proprie pompe filtranti che assorbono e rigettano un volume d’acqua impressionante.
Una grossa spugna può filtrare l’equivalente del proprio volume in 10-20 secondi, dai 4 agli 8 metri cubi di acqua al giorno.
Immaginiamo una spugna come un “sacco forato” fissato al fondale, che delimita un’ampia cavità interna chiamata SPONGOCELE comunicante con l’esterno tramite una apertura più o meno circolare chiamata OSCULO.
La superficie esterna è costituita da uno strato di cellule epiteliali poligonali dette PINACOCITI (cellule a forma di quadro) che ricoprono completamente l’animale come una sorta di mosaico.
Ad intervalli regolari i pinacociti sono interrotti da microscopici pori detti OSTII che attraversano, speciali cellule, i POROCITI, che confluiscono nella cavità interna costituendo così una rete di microscopici canali attraverso i quali l’ambiente esterno comunica con l’interno dell’animale. I porociti sono in grado, espandendosi o contraendosi di ampliare o ridurre il diametro degli ostii fino a chiuderli completamente.
La parete interna dello spongocele è rivestitada cellule molto particolari chiamate COANOCITI. Queste cellule hanno una forma alquanto curiosa: una sfera sormontata da un collare cilindrico, all’interno del quale è situato un lungo flagello, una sorta di frustino che la cellula può far muovere vorticosamente.
La presenza di centinaia di queste cellule sulla parete interna insieme al movimento contemporaneo dei flagelli ha come risultato che il liquido contenuto all’interno del sacco tenderà ad uscire dall’apertura verso l’esterno.
Si sfrutta l’effetto Bernoulli cioè l’abbassamento di pressione che si verifica in un fluido quando aumenta la sua velocità. Il flusso è in parte il risultato dell’attività dei coanociti provvisti di flagelli nella cavitA’ (spongocele) e in parte della diminuzione della pressione idrostatica all’osculo, quest’ultima dovuta appunto all’effetto Bernoulli.
L’acqua uscita dallo spongocele, attraverso l’osculo, infatti crea un risucchio che trascina altra acqua dall’esterno verso l’interno della spugna attraverso gli ostii.
L’acqua in entrata trascina con sé: ossigeno per respirare e minuscole particelle di cibo (batteri, alghe microscopiche e detriti organici).
Queste restano intrappolate nelle sottili estroflessioni cellulari che formano il collaretto dei coanociti, vengono fagocitate da questi e quindi digerite o distribuite alle altre cellule del corpo. Ciò che non viene digerito viene espulso nello spongocele e da qui all’esterno, trascinato dalla corrente d’acqua insieme agli scarti del metabolismo, alle uova e agli spermatozoi.
Le spugne viventi presentano tre diverse strutture corporee di base, di crescente
complessitA’ :
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tipo Ascon o Asconide. La parete corporea è costituita da tre strati e corrisponde al modello di spugna precedentemente descritto. La caratteristica principale è di avere i coanociti sulla superficie interna dello spongocele;
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tipo Sycon o Syconide. E’ un tipo di struttura più evoluto. La parete è più spessa e i coanociti sono situati in camerette, derivate da digitazioni orizzontali a fondo cieco dello spongocele. Le conseguenze sono una riduzione del volume della cavità interna e un aumento della superficie flagellata che consentono di filtrare l’acqua più efficacemente.
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tipo Leucon o Leuconide. E’ il più evoluto di tutti. Possiede una struttura complessa con un sistema di filtrazione dell’acqua molto efficace che ha permesso ad alcune specie di raggiungere dimensioni anche notevoli. I coanociti sono situati all’interno del corpo in tante camere intercomunicanti fra loro.
- tipo Ascon o Asconide.
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Organizzazione semplice;
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Piccole dimensioni;
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Forma di vaso;
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L’acqua si muove attraverso gli ostii dentro lo spongocele;
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La parete interna E’ rivestita di coanociti;
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Le ampie dimensioni dello spongocele non permettono una filtrazione ed un ricambio veloce di acqua.
- tipo Sycon o Syconide.
- Struttura più evoluta della precedente;
- Presenza di più camere, tappezzate di coanociti che immettono poi nella cavità centrale;
- Aumento della superficie filtrante;
- tipo Leucon o Leuconide.
- Struttura piU’ evoluta;
- Tipo riscontrato nella maggior parte delle specie;
- Ripiegamento ulteriore della parete interna che porta alla formazione di piccole camere ovali o rotonde, tappezzate da una coanociti e collegate ad un complesso sistema di canali attraverso cui scorre l’acqua;
- Raggiungono notevoli dimensioni ;
- In questo tipo di spugne il numero di camerette flagellate è molto elevato e può variare da 10.000 a 15.000/mm cubo, con una capacità di filtrazione di circa 22,5 litri di acqua /24 ore. ;
I Poriferi si suddividono in quattro classi a seconda della natura dell’endoscheletro:
·Calcarea (Calcispongiae)
– Spugne calcareecon struttura ascon, sycon o leucon, di piccole dimensioni e frequenti a basse profondità (Sycon Raphanus, Clathrinacerebrum, Clathrina clathrus)
·Hexactinellida (Hyalospongiae)-
Spugne silicee o vitree con struttura sycon o leucon presenti ad alte profondità (Sycon Raphanus, Clathrinacerebrum, Clathrina clathrus)
·Demospongiae –
Spugne silicee e/o con fibre di spongina con struttura prevalente leucon ( Spongia officinalis, Spirastrella cunctatrix, Crambe crambe, Axinella cannabina, Petrosia ficiformis)
·Sclerospongiae –
Spugne coralline con fibre di spongina e spicole silicee su basamento calcareo prevalentemente tropicali, in grotte o in ambienti oscuri
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SISTEMATICA PHILUM PORIFERI PER NOME COMUNE | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Le specie sono in ordine alfabetico con collegamento alle schede di ogni singolo organismo.
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