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Chi siamo
Esseri viventi
Regno vegetale
Anche qui intenderemo per regno vegetale l’insieme di forme di vita (nel caso solo alghe e piante) capaci di produrre in modo autonomo (fotosintesi) sostanze organiche.
Piante
Le piante marine meglio comosciute come fanerogame sono vegetali, un tempo terrestri ora adattati alla vita sottomarina, con struttura complessa e differenziata in fusto radici e foglie, semi e frutti. Queste piante sono universalmente conosciute come fanerogame, rappresentate nel mediterraneo da pochissime speci.Fanerogama, cioe’ pianta superiore e non alga (come molti erroneamente credono) endemica del Mediterraneo. Altre specie appartenenti allo stesso genere si trovano solo in Australia. Le praterie si sviluppano su fondi molli e sabbiosi e sono di fondamentale importanza per l’ecosistema.
Alghe
Regno animale
Senza addentrarci in tortuosi meandri, limitiamo l’estensione del regno animale ad ogni forma di vita sottomarina che tragga nutrimento dall’esterno (cibo ed ossigeno), ne elabori trasformazioni e ne produca scarto.
Poriferi
I Poriferi noti anche col nome di Spugne, sono animali sessili acquatici, soprattutto marini. Sono organismi animali pluricellulari , però sono completamente privi di tessuti e gli organi sono del tutto assenti. Possono essere da quasi trasparenti a vivacemente colorate e di forma variabile (incrostanti, massicce, arborescenti), con una simmetria raggiata oppure del tutto assente. Poriferi=>termine che deriva dal latino e significa letteralmente “portatori di pori”. Sono organismi animali FILTRATORI. (continua su scheda)
Calcisponge
Calcarea (Calcispongiae) – Spugne calcareecon struttura ascon, sycon o leucon, di piccole dimensioni e frequenti a basse profondità (Sycon Raphanus, Clathrinacerebrum, Clathrina clathrus). Strutture composte da spicole di carbonato di calcio; la più parte delle specie ha il corpo estremamente piccolo tra quelle ben visibili ci colpiscono:
Demosponge
I Poriferi noti anche col nome di spugne, sono organismi sessili acquatici, soprattutto marini. Sono organismi animali pluricellulari , però sono completamente privi di tessuti e gli organi sono del tutto assenti. Possono essere da quasi trasparenti a vivacemente colorate e di forma variabile (incrostanti, massicce, arborescenti), con una simmetria raggiata oppure del tutto assente. Il termine poriferi Poriferi deriva dal latino e significa letteralmente “portatori di pori”. Sono organismi animali filtratori con sifoni inalanti ed esalanti.
Enteroprocta
Nel quasi infinito regno animale troviamo anche il philum degli enteroprocta o endoprocta, interessante per noi subacquei perchè spesso incontrato e non riconosciuto in immersione. Gli appartenenti a questo philum vivono fissi ad altri animali o ad alghe. Per quanto ci riguarda troveremo le colonie di “polipi” di questo philum che danno un aspetto vellutato a molte spugne di colore scuro o meglio nero, quasi fossero briozoi incrostanti e ricoprenti.
Cnidari
Il nome cnidari giustifica la presenza di cnidocisti o meglio cellule uticanti, distribuite in tutto il corpo e per lo più nei tentacoli. Sono altrimenti detti celenterati possedendo una cavità gastrica detta celenteron che assieme ad una primitiva struttura muscolare collaca i cnidari ad un primo livello di evoluzione nell’organizzazione anatomica.Nel complesso troveremo quattro classi ben differenziate. idrozoi scifozoi antozoi cubozoi
Idrozoi
Gli idrozoi sono animali coloniali detti polipi che condividono con i simili una pellicola chitinosa esterna a protezione di una parte interna viva che determina l’accrescimento della colonia. (nota)
Scifozoi
Appartenenti alla grande famiglia dei cnidari, allo stadio larvale questi animali, siano essi futuri pelagici, o futuri bentonici o futuri sessili, condurranno questa parentesi di vita trascinati dalle correnti ed in balia di ogni predatore. Anche coloro che dovranno condurre l’intera vita in acque libere acquisiranno scarsa dimestichezza col nuoto o con il movimento proprio, e, a causa di un peso specifico pressoché nullo, migreranno in continuazione spinti dalle correnti. Ma, contrariamente allo zooplancton, affineranno sistemi di difesa per non diventare sicura preda di altri (cnidoblasti urticanti). La riproduzione avviene con diverse modalità, a seconda delle specie, ed in alcune con una metamorfosi tra individuo genitore e individuo figlio che hanno dell’incredibile. (VEDI NOTA) In questa nostra trattazione limiteremo la nostra analisi ad alcune specie molto comuni di medusa, quelle che maggiormente incontreremo nelle nostre immersioni e nel contempo quelle che con cura tenteremo di evitare.
Antozoi
E’ una classe che comprende per lo più polipi coloniali, duri o morbidi a seconda della secrezione che producono, con tentacoli che portano alla faringe e alla cavità gastrica il cibo catturato. I tentacoli possono essere tossici (muniti cioè di cnidoblasti) o semplicemente adesivi. Per pura semplicità di catalogo anche se appartengono a sottoclassi diverse troviamo: esacoralli ottocoralli ceriantipatari ricordiamo gli organismi sicuri compagni di ogni nostra immersione:
Esacoralli
Sono per lo più animali solitari, con scheletro portante calcareo, o cuticola di chitina, o completamente nudi e presentano un numero di tentacoli di sei o multipli di sei
Attiniari
Entriamo nella famiglia delle attinie, meglio conosciute come anemoni di mare. Aderiscono al substrato tramite un disco di base. I tentacoli sono urticanti, sono retrattili e in numero svariato da sei a oltre cento. I tentacoli nel contempo convergono il cibo verso la bocca posta al centro il cibo. Le attinie sono polipi solitari fissati, per quanto non indissolubilmente al substrato, sprovvisti di scheletro proprio, come in tutti gli attiniari. Siamo certi che le immagini, meglio delle parole, daranno l’esatta idea dell’animale. Tra le attinie soffermeremo la nostra attenzione su alcune delle specie più conosciute:
Madreporari
Esaminiamo un altro grandissimo gruppo di invertebrati singoli che hanno la caratteristica di secernere carbonato di calcio per crearsi un supporto ed un ancoraggio: le madrepore. Le madrepore sono invertebrati singoli della famiglia degli anemoni e più in generale dei celenterati. Le madrepore che esamineremo vivono avvolgendo completamente con il loro corpo, un supporto calcareo da loro stesse secreto. Questi animali trovano tra le pieghe del supporto rigido un sicuro riparo ed un opportuno ancoraggio al substrato. Ricordiamo quelle speci che incontreremo più frequentemente:
Zooantari
Organismi coloniali che condividono uno stolone di base morbido . In tutte le specie i tentacoli hanno funzione di cattura attiva di microplancton.
Corallimorfari
Sono esacoralli solitari riuniti spesso in folte aggregazioni, che a volte ricoprono ampie superfici di relitti e di substrati duri con colorazioni che spaziano dal verde al rosa
ottocoralli
Sono sempre animali coloniali e presentano sempre otto tentacoli cavi muniti di pennatule. Ogni animale è legato all’altro da uno stolone di base che riveste a volte uno scheletro fibroso.
Alcionacei
Nutrita famiglia di polipi coloniali il cui supporto presenta aspetti diversi, da piatto infestante a formazione arborea, sempre però con una strutura morbido-fibrosa.
Gorgoniacei
La colonia delle gorgonie ha consistenza dura e cornea e forma di pianta piatta che si sviluppa cioè a mo’ di ventaglio; rimane costante nei polipi la forma di bocciolo di fiore; la colorazione gioca qui un ruolo importane per quanto concerne il nostro interesse di turisti subacquei: · la colonia presenta colorazioni che, a seconda delle specie vanno dal bianco al giallo al verde e al rosso, e in una specie, detta camaleonte, la stessa colonia presenta colorazioni di rosso e insieme di giallo dal definito allo sfumato; · i polipi riportano sempre la colorazione della colonia, salvo nella singularis in cui la presenza di alghe zooantelle crea colorazioni di verde più intenso dei polipi in contrasto con il bianco dello stolone della colonia; · anche in questa grande famiglia l’alimentazione avviene per filtraggio di materiale organico dall’acqua, ma, nella più parte delle specie, anche per cattura attiva dei tentacoli dei polipi; · la comunione coloniale diparte dallo stolone di base e si sviluppa nella secrezione dell’intero supporto e della corteccia di rivestimento del supporto stesso. Diversa la consistenza del supporto del corallo rosso, dura, rigida e in qualche modo fragile. Diversa dal supporto la colorazione dei polipi bianchi.…
Ceriantipatari
Animali solitari, vivono l’esistenza infossati con la più parte del corpo nel sedimento esponendo all’esterno la sola corolla di tentacoli, l’animale si muove dentro ad un tubo, formato da un composto di sua secrezione e di sedimento. tra le speci più incontrate in mediterraneo ricordiamo:
Cubozoi
Già classe compresa negli Scifozoi ora classe a parte in quanto meduse derivate da metamorfosi di polipi, non già processi di strobizzazione come da (nota).
Ctenofori
Organismi trasparenti e gelatinosi, nei tentacoli o nei piccoli pettini di cui sono provvisti, le cellule non sono urticanti ma adesive.
Briozoi
Il significato del termine identifica questi organismi come animali-muschio. Sono organismi coloniali ed ogni singolo individuo è chiamato zoide. Le capsule che racchiudono ciascun individuo formano la colonia chitinosa o calcarea che si presenta come una struttura rigida e qualche volta flessibile a volte dai neofiti confusa con il corallo o con le alghe. Una corona di tentacoli detta lofoforo, provvede a catturare l’alimento sospeso nell’acqua. Dal nostro punto di osservazione noteremo che questa è una ricchissima e coloratissima famiglia di polipi piccolissimi, capaci di secernere la struttura condominiale su cui ancorarsi per la cattura del cibo portato dalle correnti. Nella più parte delle specie la struttura del supporto è estremanente fragile e friabile, in altre la struttura è incrostante e coprente il supporto. Innumerevoli sono le specie , ma qui raccoglieremo quelle più appariscenti che più spesso incontreremo nelle grandi famiglie di:
Vermi
In questa nostra semplicistica trattazione, per restringere il campo nei limiti di una chiaccherata scolastica, prenderemo in considerazione soltanto gli organismi più conosciuti. Suddivideremo le poche speciedi vermi da noi subacquei conosciute in cinque tronconi : anellidi platelminti nemertini sipunculudi echiuridi Tra gli anellidi prenderemo in esame i soli policheti che per nostra comodita’ risuddivideremo in erranti e sedentari. Tra i platelminti esamineremo soltanto i vermi piatti che spesso incontreremo nelle nostre immersioni; Tra gli echiuridi parleremo soltanto della bonellia viridis. Degli organismi che fanno parte di questi tronconi esamineremo soltanto, e lo faremo a grandi linee, le forme di movimento ed il sistema di deambulazione nel territorio.
Anellidi
Gruppo immenso di specie caratterizzate da individui che hanno un corpo cilindrico suddiviso in più segmenti.
Policheti
Il nome è giustificato dal fatto che in ogni segmento troviamo numerose setole dette parapodi che in qualche modo servono per la deambulazione o per il semplice movimento nei tubicoli.
Policheti Erranti
Sono organismi capaci di movimento proprio nel territorio. I portabandiera di queste specie sono sicuramente i lombrichi , organismi tipici delle terre emerse, delle acque dolci e del sedimento in genere, ma presenti con molti rappresentanti anche nelle acque marine. Il loro corpo è composto da una serie di anelli, per lo più uguali nella forma e nelle funzioni, “attaccati” l’un l’altro. I muscoli presenti in ogni anello agiscono su un liquido (celomico) contenuto nell’anello (anzi nella serie di anelli), modificandone la forma e il diametro. L’alternanza di allungamenti e accorciamenti esercita una forza in avanti ed indietro (effetto fisarmonica) che produce, facendo di volta in volta presa sul substrato, movimento. In seconda fila nella parata dei polichetierranti troviamo il vermocane, tipico nei mari meridionali della nostra penisola. Il corpo è composto da una serie di anelli; ai lati di ogni anello troviamo un paio di appendici sviluppate (parapodi)il cui movimento imposto dall’allungamento e dall’accorciamento del corpo (liquido che agisce sugli anelli), determina lo spostamento in avanti e indietro dell’animale.
Echiuridi
Parleremo qui soltanto della bonellia viridis organismo sedentario col corpo“incastrato” in anfrattie con la lunga proboscide estesa nelle vicinanze alla ricerca di cibo. – questa diapositivaritraeil corpo che difficilmente riusciremo a vedere- – quest’ altra diapositivaci mostra la proboscide “in caccia”- La deambulazione del corpo e’ sporadica e avviene facendo leva su un paio di grosse setole antero-ventrali che trovano appiglio sul substrato. La proboscide si muove alla ricerca di cibo subendo la pressione idraulicapositiva o negativa imposta dal corpo,ed in risposta alla tensione e all’allentamento di fibre muscolari proprie. Anche in questo caso più che di movimento potremo parlare di esplorazione di unterritorio molto circoscritto con un solo organo del corpo.
Nemertini
Raramente in libera, più spesso spostando una pietra . . . portremo notare:
Platelminti
Come si evince dal nome, sono vermi a struttura appiattita, con movimento strisciante o, in alcune specie, con nuoto prodotto da ondulazioni muscolari . Molte volte confonderemo, nelle nostre esplorazioni subacquee, le planarie con i nudibranchi: Le planarie e i platelminti in genere sono vermi, i nudibranchi molluschi. Tra altre particolarità che qui non elencheremo, anche il movimento determina la differenzaquesti organismi, simili nella forma e apparentemente nelle movenze. Il movimento dei platelminti nello spazio avviene in due forme: nuoto: lo stiramento e l’allentamento di particolari muscoli determina un movimento ondulatorio del corpo che facendo leva sull’acquaprovoca movimento. strisciamento: una serie di micro setole ventrali mosse da micro pistoni idraulici fa presa sul substrato e determina l’avanzamento.
Sipinculidi
Molluschi
L’immensa famiglia dei molluschi comprende tipologie di esseri viventi le più disparate che in comune comunque presentano 5 caratteristiche: 1) un capo ove hanno sede i ricettori sensoriali la bocca e una radula per raschiare 2) una regione viscerale ove si trovano il sistema di circolazione sanguigna, lo stomaco, i reni e gli apparati sessuali 3) un mantello che contorna la regione viscerale ove hanno sede le branchie (respirazione), l’ano, le aperture genitali 4) una conchiglia interna o esterna o qualche volta solo un residuo di conchiglia 5) un piede che a mo’ di ventosa permette la deambulazione. a noi interessano i generi e le specie che più frequentemente incontriamo e tra questi: bivalvi cefalopodi gasteropodi prosobranchi opistobranchi poliplacofori scapofodi
Bivalvi
Chiamati anche lamellibranchi (apparato respiratorio a branchie lamellari), i bivalvi rappresentano la classe dei molluschi più conosciuti. Due valve impregnate di sali di calcio, unite e articolate da una cerniera, se chiuse racchiudono l’intero animale, se parzialmente aperte, permettono respirazione, filtraggio, funzioni sessuali e minima deambulazione.
Cefalopodi
I cefalopodi sono tra i molluschi la classe più evoluta. Il piede è scomparso e al suo posto troviamo un sifone ad imbuto, ottimo organo di propulsione. La conchiglia è nelle specie dei polpi scomparsa, in quelle delle seppie inglobata, in quelle dei calamari estremamente ridotta ed inglobata. Il sistema nervoso è oganizzatissimo, tanto da supporre si possa trattare, nel caso dei polpi, di comportamenti o di abitudini dettate da una forma di intelligenza.
Gasteropodi
E’ la classe dei molluschi con il maggior numero di specie, parte munite di robusta conchiglia (unica a differenza dei bivalvi), parte con conchiglia estermamente ridotta o completamente assente.
Opistobranchi
Sono i gasteropodi con conchiglia ridotta al minimo e nella più parte delle specie assente, il cui nome deriva dal fatto che possiedono le branchie per la respirazione nella parte arretrata del corpo. Sicuramente incontreremo:
Anaspidei
Corpo di notevoli dimensioni con conchiglia interna ridottissima.
Bullomorfi
Cefalospidei con conchiglia ben definita e con parapodi atti al nuoto.
Filinidi
Bullomorfi con conchiglia ovale o leggermente conica.
Notaspidei
Organismi con corpo di dimensioni notevoli, massiccio e di forma ovoidale, per lo più muniti di conchiglia e di antenne sensoriali ben sviluppate.
Sacoglossi
Il termine sta a significare un organismo privo di mandibola nella faringe, con una radula atta a raschiare il cibo che convoglia in un sacco cieco.
Nudibranchi
l nome sta a significare organismi con le branchie nude. Tutte le speci hanno abbandonato la conchiglia, sono tutti dotati di appendici cefaliche dette rinofori che hanno funzione sensoriale chemiorecettiva e tattile. Come i sacoglossi tutti sino dotati di radula ma non sono erbivori bensì esclusivamente carnivori. Entriamo nella famiglia dei nudibranchi limitandoci ad esaminare gli aspetti più appariscenti: < il movimento è lento, strisciante; < il nuoto è assente o saltuariamente leggiadro e lento, prodotto dai movimenti delle varie forme di appendici; < la colorazione è vivace, ben stagliata dal substrato, quasi ad avvisare il possibile aggressore della carica urticante delle loro appendici, quali che siano. Anche qui ci limiteremo ad esaminare quegli animali, che per la forma del loro corpo e per i colori della livrea, maggiormente attireranno la nostra attenzione.
Arminini
E’ un sottordine che raggruppa una decina di specie tra le quali solo una è mediterranea.
Dendronotini
I rappresentanti di queste specie hanno tutti il velo frontale sfrangiato ed i rinofori retraibili, variamente ramificati. Tra le specie conosciute (una trentina) ricordiamo:
Doridini
E’ il gruppo più numeroso tra i nudibranchi, la forma è ovoidale allungata e tutti presentano delle branchie a ciuffo nella parte terminale del corpo più o meno evidenti e più o meno retrattili. Sul capo presentano appendici sensoriali.
Eolidini
Tutte le specie appartenenti a questo sottordine hanno il dorso ricoperto di cerati, più o meno numerosi o più o meno accentuati in lunghezza ed in calibro.Tra la settantina ed oltre di specie conosciute ricordiamo:
Prosobranchi
Appartengono a questa grandesottoclasse tutti i molluschi muniti di una grossa conchiglia a forma di spirale o di cono più o meno appiattito, con l’apparato per la respirazione in posizione avanzata del corpo. Tra le innumerevoli specie incontreremo:
Echinodermi
Considerando la morfologia esterna degli Echinodermi, ci si accorge immediatamente che essa e’ molto varia. I Crinoidei hanno l’aspetto di una pianta (un calice con cinque petali, da cui il nome di “gigli di mare”), Gli Oloturoidei hanno un aspetto tubulare, spesso decisamente fallico … (da cui il nome di cetrioli di mare), gli echinoidei sono i cosiddetti ricci di mare, dall’aspetto inconfondibile, Gli Asteroidei sono le stelle di mare, mentre gli Ofiuroidei sono le stelle di mare serpentine. Riguardo i Concentrocicloidei, verra’ fatto un discorso a parte alla fine. (continua nella scheda)
Crostacei
I crostacei sono un subphilum del philum degli artropodi. Nel subphilum dei crostacei esistono varie classi ma tra le tante prenderemo in esame – quella dei malacostraci ed in particolare le specie appartenenti alla sottoclasse degli eumalacostraci, e, per il solo ordine rappresentato (stomatopodi) alla sottoclasse degli oplocaridi. – quella dei massillopodi nelle sottoclassi dei copepodi e dei cirripedi. Tralasceremo qui l’analisi delle caratteristiche delle specie di crostacei appartenenti al plancton in quanto esulano dalla conoscenza diretta di noi semplici visitatori del mare; analizzeremo invece le specie bentoniche che sovente incontreremo. Anche in questo catalogo suddivideremo le caratteristiche di ogni esemplare in strutturali e comportamentali e anche qui suddivideremo le caratteristiche strutturali in: · livrea, · assetto · e diversità dei sessi: · Noteremo nei crostacei una livrea composta da una corazza di rivestimento rigida, flessibile nelle articolazioni e munita di un gran numero di appendici: · antenne · arti · setole l’animale cambierà la corazza più volte nella sua vita per adattarla alla sua mole crescente; · l’assetto sarà sempre negativo; · i sessi sono ben definiti, immutabili e predeterminati con forme di ermafroditismo soltanto in alcune specie e nella più parte delle specie la differenza tra i sessi…
Cordati
Il philum dei cordati è un contenitore immenso ed il termine cordati, racchiude il concetto di animali muniti di un cordone nervos0 per la trasmissione di segnali da un punto e l’altro del suo corpo. La presenza o meno, di una colonna vertebrale scheletrica (vertebre) che contenga il cordone nervoso differenzia gli invertebrati dai cordati a cui anche noi uomini apparteniamo. Tra i cordati per semplicità di catalogo distinguiamo due subphilum: urocordati vertebrati Gli urocordati possiedono un cordone nervoso ma non hanno le strutture di protezione che noi chiamiamo vertebre, i vertebrati ovviamente si.
Urocordati
Scientificamente conosciuti come Urocordati i Tunicati sono animali che fanno da anello di congiunzione tra invertebrati e vertebrati. Apparentemente di semplice struttura, presentano evoluzioni notevolissime rispetto agli invertebrati grazie all’abbozzo di cordone nervoso di cui il loro corpo è dotato. Prendono nome dalla tunica, per lo più coriacea, che riveste l’animale. Troveremo tra le varie specie forme singole e coloniali, sessili e pelagiche :
Vertebrati
Il subphilum dei vertebrati appartiene al philum dei cordati . I vertebrati sono gli animali ai quali spetta il podio nella scala della evoluzione dell’intero mondo animale: tutti possiedono una colonna vertebrale (di sostegno e di protezione per il cordone nervoso), un cordone nervoso dorsale, un sistema nervoso centrale (cervello), un cuore, un sistema escretore per lo più legato ad un sistema riproduttore ed un sistema per la respirazione (ossigenazione). Nel subphilum dei vertebrati troveremo due superclassi: Agnati Gnatostomi Tralasceremo la superclasse degli agnati (senza struttura mascellare) in quanto non rappresentata nel nostro mare mediterraneo; daremo ampio spazio invece alla superclasse degli gnatostomi con struttura mascellare atta alla presa e alla masticazione) che suddividerfemo per nostra comodità di catalogo in queste classi pesci cartilaginei (condroitti) pesci ossei (osteitti) rettili uccelli marini mammiferi marini
Uccelli
Abbiamo creduto opportuno inserire in questa nostra ricerca le specie che, pur non facendo parte della vita sottomarina sono di complemento alla vita del mare e sono compagne di molte nostre immersioni o meglio corollari di ante e post immersione. abbiamo quindi raccolto le immagini dei tanti uccelli marini che sicuramente incontreremo:
Pesci
Una prima grande suddivisione distingue i pesci cartilaginei dai pesci con scheletro osseo:
Rettili
L’unico ordine dei rettili che ha rappresentanti in mediterraneo è quello dei cheloni, che conosciamo normalmente come tartarughe.
Mammiferi
Tutti sappiamo che pur avendo la forma dei pesci , alcuni animali marini sono vertebrati a tutti gli effetti, compresa la maternità per parto di prole viva e l’allattamento, e quindi veri e propri mammiferi. Risulta difficile oltre che raro, avvicinare in immersione i mammiferi marini a noi è capitato più volte l’incontro con :
Adriatico Riminese
Macchia med
Da identificare
Nel nostro peregrinare sott’acqua troviamo spesso animali che fotografiamo, la cui successiva identificazione ci risulta difficile. Non nascondiamo che ciò sia principalmente dovuto ad una nostra insufficiente preparazione nella materia della biologia marina, tanto vasto è il mondo sottomarino. A volte la mancanza di particolari, non colti dallo scatto dell’immagine, rende poco sicura la identificazione certa della specie e abbiamo preferito chiedere l’aiuto di chi ci segue confidando in una più vasta platea di esperienza. Una vostra mail ci potrà sicuramente mettere nella buona strada.
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Regno vegetale
Anche qui intenderemo per regno vegetale l’insieme di forme di vita (nel caso solo alghe e piante) capaci di produrre in modo autonomo (fotosintesi) sostanze organiche.
Piante
Le piante marine meglio comosciute come fanerogame sono vegetali, un tempo terrestri ora adattati alla vita sottomarina, con struttura complessa e differenziata in fusto radici e foglie, semi e frutti. Queste piante sono universalmente conosciute come fanerogame, rappresentate nel mediterraneo da pochissime speci.Fanerogama, cioe’ pianta superiore e non alga (come molti erroneamente credono) endemica del Mediterraneo. Altre specie appartenenti allo stesso genere si trovano solo in Australia. Le praterie si sviluppano su fondi molli e sabbiosi e sono di fondamentale importanza per l’ecosistema.
Alghe
Regno animale
Senza addentrarci in tortuosi meandri, limitiamo l’estensione del regno animale ad ogni forma di vita sottomarina che tragga nutrimento dall’esterno (cibo ed ossigeno), ne elabori trasformazioni e ne produca scarto.
Poriferi
I Poriferi noti anche col nome di Spugne, sono animali sessili acquatici, soprattutto marini. Sono organismi animali pluricellulari , però sono completamente privi di tessuti e gli organi sono del tutto assenti. Possono essere da quasi trasparenti a vivacemente colorate e di forma variabile (incrostanti, massicce, arborescenti), con una simmetria raggiata oppure del tutto assente. Poriferi=>termine che deriva dal latino e significa letteralmente “portatori di pori”. Sono organismi animali FILTRATORI. (continua su scheda)
Calcisponge
Calcarea (Calcispongiae) – Spugne calcareecon struttura ascon, sycon o leucon, di piccole dimensioni e frequenti a basse profondità (Sycon Raphanus, Clathrinacerebrum, Clathrina clathrus). Strutture composte da spicole di carbonato di calcio; la più parte delle specie ha il corpo estremamente piccolo tra quelle ben visibili ci colpiscono:
Demosponge
I Poriferi noti anche col nome di spugne, sono organismi sessili acquatici, soprattutto marini. Sono organismi animali pluricellulari , però sono completamente privi di tessuti e gli organi sono del tutto assenti. Possono essere da quasi trasparenti a vivacemente colorate e di forma variabile (incrostanti, massicce, arborescenti), con una simmetria raggiata oppure del tutto assente. Il termine poriferi Poriferi deriva dal latino e significa letteralmente “portatori di pori”. Sono organismi animali filtratori con sifoni inalanti ed esalanti.
Enteroprocta
Nel quasi infinito regno animale troviamo anche il philum degli enteroprocta o endoprocta, interessante per noi subacquei perchè spesso incontrato e non riconosciuto in immersione. Gli appartenenti a questo philum vivono fissi ad altri animali o ad alghe. Per quanto ci riguarda troveremo le colonie di “polipi” di questo philum che danno un aspetto vellutato a molte spugne di colore scuro o meglio nero, quasi fossero briozoi incrostanti e ricoprenti.
Cnidari
Il nome cnidari giustifica la presenza di cnidocisti o meglio cellule uticanti, distribuite in tutto il corpo e per lo più nei tentacoli. Sono altrimenti detti celenterati possedendo una cavità gastrica detta celenteron che assieme ad una primitiva struttura muscolare collaca i cnidari ad un primo livello di evoluzione nell’organizzazione anatomica.Nel complesso troveremo quattro classi ben differenziate. idrozoi scifozoi antozoi cubozoi
Idrozoi
Gli idrozoi sono animali coloniali detti polipi che condividono con i simili una pellicola chitinosa esterna a protezione di una parte interna viva che determina l’accrescimento della colonia. (nota)
Scifozoi
Appartenenti alla grande famiglia dei cnidari, allo stadio larvale questi animali, siano essi futuri pelagici, o futuri bentonici o futuri sessili, condurranno questa parentesi di vita trascinati dalle correnti ed in balia di ogni predatore. Anche coloro che dovranno condurre l’intera vita in acque libere acquisiranno scarsa dimestichezza col nuoto o con il movimento proprio, e, a causa di un peso specifico pressoché nullo, migreranno in continuazione spinti dalle correnti. Ma, contrariamente allo zooplancton, affineranno sistemi di difesa per non diventare sicura preda di altri (cnidoblasti urticanti). La riproduzione avviene con diverse modalità, a seconda delle specie, ed in alcune con una metamorfosi tra individuo genitore e individuo figlio che hanno dell’incredibile. (VEDI NOTA) In questa nostra trattazione limiteremo la nostra analisi ad alcune specie molto comuni di medusa, quelle che maggiormente incontreremo nelle nostre immersioni e nel contempo quelle che con cura tenteremo di evitare.
Antozoi
E’ una classe che comprende per lo più polipi coloniali, duri o morbidi a seconda della secrezione che producono, con tentacoli che portano alla faringe e alla cavità gastrica il cibo catturato. I tentacoli possono essere tossici (muniti cioè di cnidoblasti) o semplicemente adesivi. Per pura semplicità di catalogo anche se appartengono a sottoclassi diverse troviamo: esacoralli ottocoralli ceriantipatari ricordiamo gli organismi sicuri compagni di ogni nostra immersione:
Esacoralli
Sono per lo più animali solitari, con scheletro portante calcareo, o cuticola di chitina, o completamente nudi e presentano un numero di tentacoli di sei o multipli di sei
Attiniari
Entriamo nella famiglia delle attinie, meglio conosciute come anemoni di mare. Aderiscono al substrato tramite un disco di base. I tentacoli sono urticanti, sono retrattili e in numero svariato da sei a oltre cento. I tentacoli nel contempo convergono il cibo verso la bocca posta al centro il cibo. Le attinie sono polipi solitari fissati, per quanto non indissolubilmente al substrato, sprovvisti di scheletro proprio, come in tutti gli attiniari. Siamo certi che le immagini, meglio delle parole, daranno l’esatta idea dell’animale. Tra le attinie soffermeremo la nostra attenzione su alcune delle specie più conosciute:
Madreporari
Esaminiamo un altro grandissimo gruppo di invertebrati singoli che hanno la caratteristica di secernere carbonato di calcio per crearsi un supporto ed un ancoraggio: le madrepore. Le madrepore sono invertebrati singoli della famiglia degli anemoni e più in generale dei celenterati. Le madrepore che esamineremo vivono avvolgendo completamente con il loro corpo, un supporto calcareo da loro stesse secreto. Questi animali trovano tra le pieghe del supporto rigido un sicuro riparo ed un opportuno ancoraggio al substrato. Ricordiamo quelle speci che incontreremo più frequentemente:
Zooantari
Organismi coloniali che condividono uno stolone di base morbido . In tutte le specie i tentacoli hanno funzione di cattura attiva di microplancton.
Corallimorfari
Sono esacoralli solitari riuniti spesso in folte aggregazioni, che a volte ricoprono ampie superfici di relitti e di substrati duri con colorazioni che spaziano dal verde al rosa
ottocoralli
Sono sempre animali coloniali e presentano sempre otto tentacoli cavi muniti di pennatule. Ogni animale è legato all’altro da uno stolone di base che riveste a volte uno scheletro fibroso.
Alcionacei
Nutrita famiglia di polipi coloniali il cui supporto presenta aspetti diversi, da piatto infestante a formazione arborea, sempre però con una strutura morbido-fibrosa.
Gorgoniacei
La colonia delle gorgonie ha consistenza dura e cornea e forma di pianta piatta che si sviluppa cioè a mo’ di ventaglio; rimane costante nei polipi la forma di bocciolo di fiore; la colorazione gioca qui un ruolo importane per quanto concerne il nostro interesse di turisti subacquei: · la colonia presenta colorazioni che, a seconda delle specie vanno dal bianco al giallo al verde e al rosso, e in una specie, detta camaleonte, la stessa colonia presenta colorazioni di rosso e insieme di giallo dal definito allo sfumato; · i polipi riportano sempre la colorazione della colonia, salvo nella singularis in cui la presenza di alghe zooantelle crea colorazioni di verde più intenso dei polipi in contrasto con il bianco dello stolone della colonia; · anche in questa grande famiglia l’alimentazione avviene per filtraggio di materiale organico dall’acqua, ma, nella più parte delle specie, anche per cattura attiva dei tentacoli dei polipi; · la comunione coloniale diparte dallo stolone di base e si sviluppa nella secrezione dell’intero supporto e della corteccia di rivestimento del supporto stesso. Diversa la consistenza del supporto del corallo rosso, dura, rigida e in qualche modo fragile. Diversa dal supporto la colorazione dei polipi bianchi.…
Ceriantipatari
Animali solitari, vivono l’esistenza infossati con la più parte del corpo nel sedimento esponendo all’esterno la sola corolla di tentacoli, l’animale si muove dentro ad un tubo, formato da un composto di sua secrezione e di sedimento. tra le speci più incontrate in mediterraneo ricordiamo:
Cubozoi
Già classe compresa negli Scifozoi ora classe a parte in quanto meduse derivate da metamorfosi di polipi, non già processi di strobizzazione come da (nota).
Ctenofori
Organismi trasparenti e gelatinosi, nei tentacoli o nei piccoli pettini di cui sono provvisti, le cellule non sono urticanti ma adesive.
Briozoi
Il significato del termine identifica questi organismi come animali-muschio. Sono organismi coloniali ed ogni singolo individuo è chiamato zoide. Le capsule che racchiudono ciascun individuo formano la colonia chitinosa o calcarea che si presenta come una struttura rigida e qualche volta flessibile a volte dai neofiti confusa con il corallo o con le alghe. Una corona di tentacoli detta lofoforo, provvede a catturare l’alimento sospeso nell’acqua. Dal nostro punto di osservazione noteremo che questa è una ricchissima e coloratissima famiglia di polipi piccolissimi, capaci di secernere la struttura condominiale su cui ancorarsi per la cattura del cibo portato dalle correnti. Nella più parte delle specie la struttura del supporto è estremanente fragile e friabile, in altre la struttura è incrostante e coprente il supporto. Innumerevoli sono le specie , ma qui raccoglieremo quelle più appariscenti che più spesso incontreremo nelle grandi famiglie di:
Vermi
In questa nostra semplicistica trattazione, per restringere il campo nei limiti di una chiaccherata scolastica, prenderemo in considerazione soltanto gli organismi più conosciuti. Suddivideremo le poche speciedi vermi da noi subacquei conosciute in cinque tronconi : anellidi platelminti nemertini sipunculudi echiuridi Tra gli anellidi prenderemo in esame i soli policheti che per nostra comodita’ risuddivideremo in erranti e sedentari. Tra i platelminti esamineremo soltanto i vermi piatti che spesso incontreremo nelle nostre immersioni; Tra gli echiuridi parleremo soltanto della bonellia viridis. Degli organismi che fanno parte di questi tronconi esamineremo soltanto, e lo faremo a grandi linee, le forme di movimento ed il sistema di deambulazione nel territorio.
Anellidi
Gruppo immenso di specie caratterizzate da individui che hanno un corpo cilindrico suddiviso in più segmenti.
Policheti
Il nome è giustificato dal fatto che in ogni segmento troviamo numerose setole dette parapodi che in qualche modo servono per la deambulazione o per il semplice movimento nei tubicoli.
Policheti Erranti
Sono organismi capaci di movimento proprio nel territorio. I portabandiera di queste specie sono sicuramente i lombrichi , organismi tipici delle terre emerse, delle acque dolci e del sedimento in genere, ma presenti con molti rappresentanti anche nelle acque marine. Il loro corpo è composto da una serie di anelli, per lo più uguali nella forma e nelle funzioni, “attaccati” l’un l’altro. I muscoli presenti in ogni anello agiscono su un liquido (celomico) contenuto nell’anello (anzi nella serie di anelli), modificandone la forma e il diametro. L’alternanza di allungamenti e accorciamenti esercita una forza in avanti ed indietro (effetto fisarmonica) che produce, facendo di volta in volta presa sul substrato, movimento. In seconda fila nella parata dei polichetierranti troviamo il vermocane, tipico nei mari meridionali della nostra penisola. Il corpo è composto da una serie di anelli; ai lati di ogni anello troviamo un paio di appendici sviluppate (parapodi)il cui movimento imposto dall’allungamento e dall’accorciamento del corpo (liquido che agisce sugli anelli), determina lo spostamento in avanti e indietro dell’animale.
Echiuridi
Parleremo qui soltanto della bonellia viridis organismo sedentario col corpo“incastrato” in anfrattie con la lunga proboscide estesa nelle vicinanze alla ricerca di cibo. – questa diapositivaritraeil corpo che difficilmente riusciremo a vedere- – quest’ altra diapositivaci mostra la proboscide “in caccia”- La deambulazione del corpo e’ sporadica e avviene facendo leva su un paio di grosse setole antero-ventrali che trovano appiglio sul substrato. La proboscide si muove alla ricerca di cibo subendo la pressione idraulicapositiva o negativa imposta dal corpo,ed in risposta alla tensione e all’allentamento di fibre muscolari proprie. Anche in questo caso più che di movimento potremo parlare di esplorazione di unterritorio molto circoscritto con un solo organo del corpo.
Nemertini
Raramente in libera, più spesso spostando una pietra . . . portremo notare:
Platelminti
Come si evince dal nome, sono vermi a struttura appiattita, con movimento strisciante o, in alcune specie, con nuoto prodotto da ondulazioni muscolari . Molte volte confonderemo, nelle nostre esplorazioni subacquee, le planarie con i nudibranchi: Le planarie e i platelminti in genere sono vermi, i nudibranchi molluschi. Tra altre particolarità che qui non elencheremo, anche il movimento determina la differenzaquesti organismi, simili nella forma e apparentemente nelle movenze. Il movimento dei platelminti nello spazio avviene in due forme: nuoto: lo stiramento e l’allentamento di particolari muscoli determina un movimento ondulatorio del corpo che facendo leva sull’acquaprovoca movimento. strisciamento: una serie di micro setole ventrali mosse da micro pistoni idraulici fa presa sul substrato e determina l’avanzamento.
Sipinculidi
Molluschi
L’immensa famiglia dei molluschi comprende tipologie di esseri viventi le più disparate che in comune comunque presentano 5 caratteristiche: 1) un capo ove hanno sede i ricettori sensoriali la bocca e una radula per raschiare 2) una regione viscerale ove si trovano il sistema di circolazione sanguigna, lo stomaco, i reni e gli apparati sessuali 3) un mantello che contorna la regione viscerale ove hanno sede le branchie (respirazione), l’ano, le aperture genitali 4) una conchiglia interna o esterna o qualche volta solo un residuo di conchiglia 5) un piede che a mo’ di ventosa permette la deambulazione. a noi interessano i generi e le specie che più frequentemente incontriamo e tra questi: bivalvi cefalopodi gasteropodi prosobranchi opistobranchi poliplacofori scapofodi
Bivalvi
Chiamati anche lamellibranchi (apparato respiratorio a branchie lamellari), i bivalvi rappresentano la classe dei molluschi più conosciuti. Due valve impregnate di sali di calcio, unite e articolate da una cerniera, se chiuse racchiudono l’intero animale, se parzialmente aperte, permettono respirazione, filtraggio, funzioni sessuali e minima deambulazione.
Cefalopodi
I cefalopodi sono tra i molluschi la classe più evoluta. Il piede è scomparso e al suo posto troviamo un sifone ad imbuto, ottimo organo di propulsione. La conchiglia è nelle specie dei polpi scomparsa, in quelle delle seppie inglobata, in quelle dei calamari estremamente ridotta ed inglobata. Il sistema nervoso è oganizzatissimo, tanto da supporre si possa trattare, nel caso dei polpi, di comportamenti o di abitudini dettate da una forma di intelligenza.
Gasteropodi
E’ la classe dei molluschi con il maggior numero di specie, parte munite di robusta conchiglia (unica a differenza dei bivalvi), parte con conchiglia estermamente ridotta o completamente assente.
Opistobranchi
Sono i gasteropodi con conchiglia ridotta al minimo e nella più parte delle specie assente, il cui nome deriva dal fatto che possiedono le branchie per la respirazione nella parte arretrata del corpo. Sicuramente incontreremo:
Anaspidei
Corpo di notevoli dimensioni con conchiglia interna ridottissima.
Bullomorfi
Cefalospidei con conchiglia ben definita e con parapodi atti al nuoto.
Filinidi
Bullomorfi con conchiglia ovale o leggermente conica.
Notaspidei
Organismi con corpo di dimensioni notevoli, massiccio e di forma ovoidale, per lo più muniti di conchiglia e di antenne sensoriali ben sviluppate.
Sacoglossi
Il termine sta a significare un organismo privo di mandibola nella faringe, con una radula atta a raschiare il cibo che convoglia in un sacco cieco.
Nudibranchi
l nome sta a significare organismi con le branchie nude. Tutte le speci hanno abbandonato la conchiglia, sono tutti dotati di appendici cefaliche dette rinofori che hanno funzione sensoriale chemiorecettiva e tattile. Come i sacoglossi tutti sino dotati di radula ma non sono erbivori bensì esclusivamente carnivori. Entriamo nella famiglia dei nudibranchi limitandoci ad esaminare gli aspetti più appariscenti: < il movimento è lento, strisciante; < il nuoto è assente o saltuariamente leggiadro e lento, prodotto dai movimenti delle varie forme di appendici; < la colorazione è vivace, ben stagliata dal substrato, quasi ad avvisare il possibile aggressore della carica urticante delle loro appendici, quali che siano. Anche qui ci limiteremo ad esaminare quegli animali, che per la forma del loro corpo e per i colori della livrea, maggiormente attireranno la nostra attenzione.
Arminini
E’ un sottordine che raggruppa una decina di specie tra le quali solo una è mediterranea.
Dendronotini
I rappresentanti di queste specie hanno tutti il velo frontale sfrangiato ed i rinofori retraibili, variamente ramificati. Tra le specie conosciute (una trentina) ricordiamo:
Doridini
E’ il gruppo più numeroso tra i nudibranchi, la forma è ovoidale allungata e tutti presentano delle branchie a ciuffo nella parte terminale del corpo più o meno evidenti e più o meno retrattili. Sul capo presentano appendici sensoriali.
Eolidini
Tutte le specie appartenenti a questo sottordine hanno il dorso ricoperto di cerati, più o meno numerosi o più o meno accentuati in lunghezza ed in calibro.Tra la settantina ed oltre di specie conosciute ricordiamo:
Prosobranchi
Appartengono a questa grandesottoclasse tutti i molluschi muniti di una grossa conchiglia a forma di spirale o di cono più o meno appiattito, con l’apparato per la respirazione in posizione avanzata del corpo. Tra le innumerevoli specie incontreremo:
Echinodermi
Considerando la morfologia esterna degli Echinodermi, ci si accorge immediatamente che essa e’ molto varia. I Crinoidei hanno l’aspetto di una pianta (un calice con cinque petali, da cui il nome di “gigli di mare”), Gli Oloturoidei hanno un aspetto tubulare, spesso decisamente fallico … (da cui il nome di cetrioli di mare), gli echinoidei sono i cosiddetti ricci di mare, dall’aspetto inconfondibile, Gli Asteroidei sono le stelle di mare, mentre gli Ofiuroidei sono le stelle di mare serpentine. Riguardo i Concentrocicloidei, verra’ fatto un discorso a parte alla fine. (continua nella scheda)
Crostacei
I crostacei sono un subphilum del philum degli artropodi. Nel subphilum dei crostacei esistono varie classi ma tra le tante prenderemo in esame – quella dei malacostraci ed in particolare le specie appartenenti alla sottoclasse degli eumalacostraci, e, per il solo ordine rappresentato (stomatopodi) alla sottoclasse degli oplocaridi. – quella dei massillopodi nelle sottoclassi dei copepodi e dei cirripedi. Tralasceremo qui l’analisi delle caratteristiche delle specie di crostacei appartenenti al plancton in quanto esulano dalla conoscenza diretta di noi semplici visitatori del mare; analizzeremo invece le specie bentoniche che sovente incontreremo. Anche in questo catalogo suddivideremo le caratteristiche di ogni esemplare in strutturali e comportamentali e anche qui suddivideremo le caratteristiche strutturali in: · livrea, · assetto · e diversità dei sessi: · Noteremo nei crostacei una livrea composta da una corazza di rivestimento rigida, flessibile nelle articolazioni e munita di un gran numero di appendici: · antenne · arti · setole l’animale cambierà la corazza più volte nella sua vita per adattarla alla sua mole crescente; · l’assetto sarà sempre negativo; · i sessi sono ben definiti, immutabili e predeterminati con forme di ermafroditismo soltanto in alcune specie e nella più parte delle specie la differenza tra i sessi…
Cordati
Il philum dei cordati è un contenitore immenso ed il termine cordati, racchiude il concetto di animali muniti di un cordone nervos0 per la trasmissione di segnali da un punto e l’altro del suo corpo. La presenza o meno, di una colonna vertebrale scheletrica (vertebre) che contenga il cordone nervoso differenzia gli invertebrati dai cordati a cui anche noi uomini apparteniamo. Tra i cordati per semplicità di catalogo distinguiamo due subphilum: urocordati vertebrati Gli urocordati possiedono un cordone nervoso ma non hanno le strutture di protezione che noi chiamiamo vertebre, i vertebrati ovviamente si.
Urocordati
Scientificamente conosciuti come Urocordati i Tunicati sono animali che fanno da anello di congiunzione tra invertebrati e vertebrati. Apparentemente di semplice struttura, presentano evoluzioni notevolissime rispetto agli invertebrati grazie all’abbozzo di cordone nervoso di cui il loro corpo è dotato. Prendono nome dalla tunica, per lo più coriacea, che riveste l’animale. Troveremo tra le varie specie forme singole e coloniali, sessili e pelagiche :
Vertebrati
Il subphilum dei vertebrati appartiene al philum dei cordati . I vertebrati sono gli animali ai quali spetta il podio nella scala della evoluzione dell’intero mondo animale: tutti possiedono una colonna vertebrale (di sostegno e di protezione per il cordone nervoso), un cordone nervoso dorsale, un sistema nervoso centrale (cervello), un cuore, un sistema escretore per lo più legato ad un sistema riproduttore ed un sistema per la respirazione (ossigenazione). Nel subphilum dei vertebrati troveremo due superclassi: Agnati Gnatostomi Tralasceremo la superclasse degli agnati (senza struttura mascellare) in quanto non rappresentata nel nostro mare mediterraneo; daremo ampio spazio invece alla superclasse degli gnatostomi con struttura mascellare atta alla presa e alla masticazione) che suddividerfemo per nostra comodità di catalogo in queste classi pesci cartilaginei (condroitti) pesci ossei (osteitti) rettili uccelli marini mammiferi marini
Uccelli
Abbiamo creduto opportuno inserire in questa nostra ricerca le specie che, pur non facendo parte della vita sottomarina sono di complemento alla vita del mare e sono compagne di molte nostre immersioni o meglio corollari di ante e post immersione. abbiamo quindi raccolto le immagini dei tanti uccelli marini che sicuramente incontreremo:
Pesci
Una prima grande suddivisione distingue i pesci cartilaginei dai pesci con scheletro osseo:
Rettili
L’unico ordine dei rettili che ha rappresentanti in mediterraneo è quello dei cheloni, che conosciamo normalmente come tartarughe.
Mammiferi
Tutti sappiamo che pur avendo la forma dei pesci , alcuni animali marini sono vertebrati a tutti gli effetti, compresa la maternità per parto di prole viva e l’allattamento, e quindi veri e propri mammiferi. Risulta difficile oltre che raro, avvicinare in immersione i mammiferi marini a noi è capitato più volte l’incontro con :
Adriatico Riminese
Macchia med
Da identificare
Nel nostro peregrinare sott’acqua troviamo spesso animali che fotografiamo, la cui successiva identificazione ci risulta difficile. Non nascondiamo che ciò sia principalmente dovuto ad una nostra insufficiente preparazione nella materia della biologia marina, tanto vasto è il mondo sottomarino. A volte la mancanza di particolari, non colti dallo scatto dell’immagine, rende poco sicura la identificazione certa della specie e abbiamo preferito chiedere l’aiuto di chi ci segue confidando in una più vasta platea di esperienza. Una vostra mail ci potrà sicuramente mettere nella buona strada.
Altro
Bibliografia
Cenni di
Diamo i numeri
Indici
Contatti
Pesci carangidi
I carangidi sono pesci migratori e pelagici abili nuotatori:
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