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Pelagia noctiluca, Medusa luminosa

La Medusa Luminosa appartiene al philum dei Cnidari, alla classe degli Scifozoi.
Il nome cnidari giustifica la presenza di cnidocisti o meglio cellule urticanti, distribuite in tutto il corpo e per lo più nei tentacoli.
Sono altrimenti detti celenterati possedendo una cavità gastrica detta celenteron che assieme ad una primitiva struttura muscolare colloca i cnidari ad un primo livello di evoluzione nell’ organizzazione anatomica. Nel complesso troveremo quattro classi ben differenziate:
– idrozoi
– scifozoi
– antozoi
– cubozoi
La classe degli scifozoi (che comunemente conosciamo come meduse) appartene al grandissimo philum dei cnidari. Gli scifozoi durante lo stadio larvale, siano essi futuri pelagici, o futuri bentonici o futuri sessili, conducono questa intera parentesi di vita trascinati dalle correnti ed in balia di ogni predatore. Anche coloro che dovranno condurre l’intera vita in acque libere acquisiranno scarsa dimestichezza col nuoto o con il movimento proprio, e, a causa di un peso specifico pressoché nullo, migreranno in continuazione spinti dalle correnti.
Ma, contrariamente allo zooplancton, affineranno sistemi di difesa per non diventare sicura preda di altri (cnidoblasti urticanti).
La riproduzione avviene con diverse modalità, a seconda delle specie, ed in alcune con una metamorfosi tra individuo genitore e individuo figlio che hanno dell’incredibile. (VEDI NOTA).
Va detto che con il termine generico di medusa, dovremo comprendere specie appartenenti sempre al philum dei cnidari ma a classi diverse quali quella degli idrozoi e quella appunto degli scifozoi.
In questa nostra trattazione limiteremo la nostra analisi ad alcune specie molto comuni di medusa (quelle appartenenti alla classe degli scifozoi), cioè quelle che maggiormente incontreremo nelle nostre immersioni e nel contempo quelle che con cura tenteremo di evitare.
La medusa luminosa  in alcuni periodi dell’anno frequenta  zone costiere  soprattutto in acque superficiali calde e siccome il suo contatto è altamente urticante incute paura a nuotatori e bagnanti. I sommozzatori durante l’immersione sono protetti dalla muta, ma non è raro che le minime parti del corpo esposte all’acqua vengano in qualche modo a contatto con le sue cellule urticanti.

NOME SCIENTIFICO Pelagia noctiluca
NOME COMUNE medusa luminosa
NOMI LOCALI vespa di mare (sardegna, toscana)
UBICAZIONE PREVALENTE intero mediterraneo
TERRITORIO ABITUALE pelagico e zone costiere
PROFONDITA’ PREVALENTE 0-5 metri
CARATTERISTICHE fortemente urticante
CURIOSITA’
POSSIBILITA’ DI INCONTRO sporadiche per ciclicità stagionale
NOTE

 TABELLA SISTEMATICA CNIDARI

TABELLA SISTEMATICA SCIFOZOI

CLASSIFICAZIONE GENERALE BINOMIA

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(adriatico riminese 4 scogliere di costa)

 

  

  

  

 

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