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Octopus macropus, Polpessa

La polpessa appartiene al philum dei Molluschi, alla classe dei Cefalopodi.
L’immensa famiglia dei Molluschi comprende tipologie di esseri viventi le più disparate che in comune comunque presentano 5 caratteristiche:
1) un capo ove hanno sede i ricettori sensoriali la bocca e una radula per raschiare
2) una regione viscerale ove si trovano il sistema di circolazione sanguigna, lo stomaco, i reni e gli apparati sessuali
3) un mantello che contorna la regione viscerale ove hanno sede le branchie (respirazione), l’ano, le aperture genitali
4) una conchiglia interna o esterna o qualche volta solo un residuo di conchiglia
5) un piede che a mo’ di ventosa permette la deambulazione.
I cefalopodi sono tra i molluschi la classe più evoluta. Il piede è scomparso e al suo posto troviamo un sifone ad imbuto, ottimo organo di propulsione.
La conchiglia è nelle specie dei polpi scomparsa, in quelle delle seppie inglobata, in quelle dei calamari estremamente ridotta ed inglobata.
Il sistema nervoso è oganizzatissimo, tanto da supporre si possa trattare, nel caso dei polpi, di comportamenti o di abitudini dettate da una forma di intelligenza.La polpessa non è la femmina del polpo, ma è specie a sè. Analizzando le caratteristiche strutturali, anche qui noteremo che:
> la livrea è costantemente legata al mimetismo dell’animale, anche qui:
< mimetismo cromatico,
<ma anche mimetismo di comportamento che determina variazioni strutturali del corpo per l’adattamento al substrato, grazie a rugosità e gibbosità variabili del rivestimento: l’animale, privo del residuo di conchiglia, proprio della cugina seppia, riesce a dare forme aderenti ed adeguate al substrato, attuando così forme di camuffamento che ne modificano la struttura;
>l’assetto è negativo;
> anche qui la diversità morfologica dei sessi è minima e predefinita: ogni individuo nasce cioè maschio o femmina e tale rimane per tutta la vita.
Esaminando le caratteristiche comportamentali del polpo notiamo che:
> il nuoto:
<sul fondo è determinato dal trascinamento dei tentacoli su prese del substrato,
<in acqua libera è scattante per la spinta di reazione dovuta all’espulsione di acqua dal sifone;
> l’alimentazione è carnivora;
> l’animale conduce vita solitaria sia in tana che in caccia, ma in determinati periodi la vita diventa di coppia per permettere gli adempimenti della riproduzione e la cura della futura prole nello stadio di incubazione esterna del grappolo di uova. Va ricordato comunque che in molte osservazioni si è notato che il compito della difesa e della costante ossigenazione delle uova viene demandato alla femmina dal maschio che provvede, attraverso la caccia anche all’alimentazione della femmina. Purtroppo però tali osservazioni hanno riscontrato, alla schiusa delle uova, la morte per sovraffaticamento e per inedia di quasi tutte le femmine esaminate, mistero di una vita animale (si fa per dire) tanto violenta quanto dolce.
Va ricordata una curiosità riguardante la sua genetica: la composizione del suo sangue in relazione al sistema respiratorio (come quella degli altri cefalopodi) è priva di atomi di ferro (che trasporta 3 molecole di ossigeno) e si compone di atomi di rame (che trasporta 2 molecole di ossigeno). Per tale motivo l’animale si “sfiacca” facilmente e perde rapidamente di reattività, diventando a volte addirittura vittima delle sue prede caparbie e resistenti.
Gli studiosi concordano che tra tra gli invertebrati marini, sia l’essere più intelligente capace di risolvere problemi derivanti dalla vita in mare.
Chissà quanti subacquei hanno appurato questa sua eccezionale dote ! ! !

NOME SCIENTIFICO Octopus macropus
NOME COMUNE polpessa
NOMI LOCALI
UBICAZIONE PREVALENTE intero mediterraneo
TERRITORIO ABITUALE fondali rocciosi e pietrosi, anfrattuosità
PROFONDITA’ PREVALENTE 2-100 metri
CARATTERISTICHE  all’atto di fuga si accompagna quasi sempre la colorazione rossa di tutta l’epidermide
CURIOSITA’ vedi scheda non è la femmina del polpo ma specie a parte
POSSIBILITA’ DI INCONTRO normali
NOTE

TABELLA SISTEMATICA  MOLLUSCHI

TABELLA SISTEMATICA CEFALOPODI

CLASSIFICAZIONE GENERALE BINOMIA

(clicca sulle immagini per ingrandirle)

 

 

 

 

  

  

 

 

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